L’idea alla base del programma è utilizzare ciò che la memoria infinita del computer può conoscere e che sfugge al singolo o al gruppo.
A volte chi può risolvere un tuo problema abita nella porta accanto. Tu non sai di cosa lui disponga, ma il programma potrebbe venirne a conoscenza per rendere possibile un bisogno ed una disponibilità, facendole incontrare.
Non si tratta solo di scambio tra singoli, ma di ottimizzazione di servizi e progetti di ogni tipo. Non c’è limitazione numerica di risposte e le proposte si ampliano in modo esponenziale.
Chiunque può interagire con l’app. Ogni richiesta eticamente ammissibile è accettata nel programma. Richieste non condivisibili si elidono da sole o non vengono amplificate. La parola è il logos che crea e si autolimita.
Ottimizzare le risorse è la finalità del progetto.
La prima idea del programma e quella di Massenzio barter nasce nel 1997.
Successivamente Alessandro D’Ercole indicherà la finalità del sistema nel libro “L’uno e l’omino”, nel capitolo finale.
Il libro viene presentato nel 2007 dalla Massenzio Arte, e presentato al pubblico per i tipi della casa editrice “Aracne”.
Nascita dell'idea e primi sviluppi
Sviluppo di una versione desktop dell’applicazione
Ripresa del progetto e rivisitazione in chiave web
Pubblicazione di una web-app per massimizzare la diffusione del portale
offerte
richieste
contatti
soluzioni
Le cose, tutte le cose, hanno un valore nascosto.
Gettarle ha un costo economico, offrirle può essere una opportunità anche futura.
Gettarle o abbandonarle è una carenza di amore.